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CONVITTO NAZIONALE
"P. Colletta" Avellino

  

 

 

 

 

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PREMESSA

La valorizzazione dei beni comuni è avvenuta guardando attraverso una finestra sull’antica irpinia e, in modo particolare, sulle risorse culturali, archeologiche, i reperti delle varie fasi di insediamento in Irpinia, dalla Preistoria alla tarda Età Romana, presenti nella sezione archeologica del Museo Irpino.

Il materiale più importante è, senza dubbio, quello dedicato alla divinità italica Mefite, il cui santuario - meta di pellegrinaggi e di offerte a partire dal VI secolo a.C.- era localizzato nella Valle d’Ansanto, nei pressi di Rocca San Felice.

Il rinvenimento per eccellenza fatto nel luogo considerato dagli antichi “Porta d’ingresso agli Inferi” (per le sue particolari caratteristiche geofisiche) è stato una ricca stipe votiva costituita da oggetti d’ambra, d’oro, bronzo, statuette fittili e di legno; ceramiche, monete ed armi, per la maggior parte doni offerti alla dea.

Fra tutti questi materiali, dei pendagli antropomorfi, con il corpo di forma triangolare e con dei cerchi incisi all’altezza del petto, braccia accennate e un volto circolare su cui spiccano, sono le caratteristiche della statua che, probabilmente, rappresentava una divinità irpina.

Dalla necropoli preistorica di Madonna delle Grazie di Mirabella Eclano, reperti raffiguranti statuette in terracotta e numerose ceramiche, di età romana.

Da Abellinum, centro costruito nella fertile valle attraversata dal fiume Sabato, in posizione ideale per il controllo del transito tra il territorio beneventano e quello salernitano, provengono vasi, contenitori, statuine femminili, lucerne, unguentari e altri oggetti in terracotta di età romana tra il III e IV secolo d.C.

 

VISION

Il PON è un’attività finalizzata ad arricchire, ampliare e completare le opportunità di crescita offerte nel curricolo ordinario.  Modellare l’argilla, oltre ad essere piacevole e divertente, permette agli allievi di acquisire sicurezza nelle proprie capacità di intervenire personalmente nel processo creativo, di accrescere l’autonomia, l’autostima e le capacità critiche.

In un clima sereno e collaborativo, i ragazzi apprendono le modalità con cui esplorare questo fantastico materiale e inventare forme nuove.

Le ore a disposizione del progetto sono state impiegate per lo studio di reperti del museo archeologico irpino, il ridisegno, la modellazione in laboratorio, di manufatti di argilla, la successiva cottura degli stessi e la loro decorazione con gli smalti.

 

MISSION

Un percorso didattico laboratoriale durante il quale riprodurre o reinventare vasi, statuine, lucerne, unguentari di età preistorica o romana, attraverso lo studio della storia locale, con la creatività e la fantasia, propria dei ragazzi.

 

L’Esperto                                       Il Tutor

Prof. arch. Mauro de Franco            Prof.ssa Maria Cristina Santoli

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Progetto Pumpkin

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